I murales di Cibiana del Cadore.
Questo weekend siamo andati alla scoperta di Cibiana di Cadore.
Un paese famoso per i suoi murales che si trova nella vallata del torrente Rite, l’unica via di comunicazione che collega la valle del Boite alla val Zoldana.
Qui non ci arrivi per caso. Forse è proprio la sua posizione defilata che la fa sembrare un luogo dove il tempo sembra essersi fermato.
Qui regnano ancora il silenzio e la tranquillità, interrotti solo dai rintocchi del campanile della chiesa che ne scandisce le ore.
La storia.
I murales sulle facciate delle vecchie case del borgo raccontano la storia di Cibiana che da sempre è legata al ferro e alle chiavi.
L’attività documentata delle miniere di ferro parte dal XV secolo, quando il Cadore si alleò con Venezia, la quale incoraggiò la ricerca di nuovi siti metalliferi ed iniziò a sfruttare alcuni boschi per la produzione del carbone da legna.
Questo serviva per il funzionamento dei forni e delle forge.
Per secoli Cibiana è stata la capitale della produzione delle chiavi.
La tradizione è portata avanti ancor oggi nello stabilimento della Errebi, una delle più famose industrie di produzioni di chiavi a livello mondiale che si trova tutt’ora in questa valle.
Da qui ogni anno partono 40 milioni di chiavi che raggiungono ogni angolo del mondo.
La storia di questo paese è raccontata oltre che nei murales anche nel Museo del Ferro e della Chiave, che si trova a Cibiana di Sotto.
I murales di Cibiana di Cadore.
L’iniziativa nata nel 1980 con lo scopo di ridare vitalità alla località, contrastare il fenomeno dell’emigrazione e conservare la memoria delle tradizioni di un tempo.
Questa ha richiamato artisti emergenti e famosi da tutto il mondo per decorare i tabià creando così un museo all’aperto e facendo conoscere al mondo Cibiana come “il paese che dipinge la sua storia”.
Gli affreschi, realizzati da artisti italiani e stranieri, ogni anno vengono arricchiti con nuovi soggetti.
Dove si trovano i murales?
I murales, ormai sono più di 50, non si trovano solo a Cibiana ma anche nelle due frazioni limitrofe.
Per poterli vedere tutti bisogna prendersi tutto il tempo necessario e senza fretta seguire un itinerario ad anello.
Questo parte dal parcheggio vicino al Comune e alla chiesa e si dirige prima verso Pianezze, per poi scendere a Cibiana di Sotto ed infine raggiungere Masariè.
Alcune delle case che compongono i tre borghi sono risalenti ai secoli XVI, XVII e XVIII.
Tutte le opere che sono dipinte sulle facciate raccontano la storia di quella specifica casa come quella del fabbro, del cappellaio, dei fabbricanti di zoccoli e gerle, della bottega di alimentari ecc.
Rappresentano tutte scene di vita quotidiana. Da non perdere anche la scultura dell’artista Toni Benetton “Al Fer” dedicata ai minatori e alla lavorazione del ferro.
Secondo me molto belli sono i murales “La Vecia e l’Alviano” di Walter Pregnolato.
Questa racconta un episodio della storia veneta, quando nel 1508 le truppe della Serenissima, capitanate da Bartolomeo d’Alviano, attaccarono e sconfissero l’Imperatore Massimiliano I d’Austria mentre tentava la conquista di Venezia.
Altra opera interessante è “Zocui e Zestoi” di Adriano Pavan che descrive la tradizione della fabbricazione delle gerle, portata avanti ancor oggi dagli artigiani nelle botteghe del borgo.
Venezia e il Cadore, 600 anni di Storia.
Il 25 luglio 2020 alle ore 11.00 a Cibiana c’è stato un evento particolare.
Si è festeggiato presso il Ristorante Taulà dei Boss l’evento “VENEZIA E IL CADORE, 600 anni di Storia – Una Chiave per il Futuro” un omaggio ai seicento anni dalla dedizione del Cadore alla Serenissima Repubblica di San Marco.
In questa occasione è stato inaugurato il Murales di Mauro Lampo realizzato per l’occasione con la sua Bottega Veneta delle Arti.
Come raggiungere Cibiana.
Percorrendo statale 51 in direzione Cortina superata Venas di Cadore si svolta a sinistra e dopo 4 chilometri, seguendo la strada provinciale 347, si giunge a Cibiana.
Dove parcheggiare.
Per le auto ci sono molte possibilità di sosta anche nelle due frazioni minori. Noi invece in camper abbiamo parcheggiato lungo la strada provinciale, vicino alla chiesa, ma per i camper oltre i 6 metri è meglio raggiungere il parcheggio che si trova in località Pianezze (N 46.388686, E 12.284855) e iniziare il giro da lì.
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