Fuerteventura

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Fuerteventura

Amici camperisti, oggi vi lascio qualche consiglio utile per visitare la seconda isola più grande dell’arcipelago delle Canarie, in Spagna: Fuerteventura.

L’isola di Fuerteventura dista solo 120 km dalle coste africane ed è la meta perfetta per gli amanti dell’avventura ma anche per chi preferisce una vacanza e un modo di viaggiare più rilassati. Percorrendola in lungo e in largo, scoprirete angoli davvero magici e, soprattutto, decine di camperisti amanti della sosta libera. Di seguito vi lascerò alcune indicazioni sui luoghi da non perdere a Fuerteventura.

 

 

Fuerteventura nord:

Corralejo:

Corralejo è una delle città più celebri di tutta l’isola, forse anche per la presenza di un importante porto che vi permetterà di raggiungere le isole Lobos e Lanzarote partendo da Fuerteventura.

Cosa fare a Corralejo:

Qui potete dare libero sfogo a tutte le vostre passioni e divertirvi nel modo che preferite, in città infatti ci sono numerosi diving per amanti della subacquea, si può partire in traghetto per visitare il parco naturale di Isla de Lobos (chiamata così per la presenza, in passato, di leoni marini), si possono praticare il windsurf, il kitesurf oppure fittare una dunebuggy per arrivare a scoprire le meravigliose dune di Corralejo, piccolo angolo di Sahara in Europa.

All’ingresso della città ci sono molti parcheggi liberi e in paese troverete almeno tre aree sosta camper.

El Cotillo

Nella parte a nord-ovest si trovano la cittadina e le spiagge di El Cotillo, famosissime per i “popcron” di corallo che le ricoprono e per il “Faro del Toston”. Ricordate: non asportate nulla dalla spiaggia, conchiglie, coralli, sabbia, è assolutamente vietato!

 

 

Fuerteventura interno e ovest:

Scendendo lungo la parte ovest dell’isola consiglio di vedere le spiagge nere di Ajuy, Los Molinos, Aguas Verdes (farete foto indimenticabili). Rientrate poi verso il centro dell’isola per raggiungere il paesino quattrocentesco di Betancuria.

 

 

Betancuria:

È il primo nucleo abitato fondato dai colonizzatori spagnoli sull’isola di Fuerteventura. Qui le persone si riparavano dagli assalti dei pirati. Il paesino ha un museo archeologico, diversi localetti carini e pochi negozi. Lungo la strada per arrivarci vedrete un bellissimo belvedere dove scorrazzano scoiattoli berberi e, lungo la strada, ci sono varie sculture di artisti locali.

Dopo una visita al borgo scendete verso l’interno per spostarvi verso est. Potrete vedere la montagna sacra di Tindaya, un vulcano adorato dalle prime popolazioni indigene. Lungo la strada spezzae il viaggio con una visita a una fabbrica di aloe vera, a una delle molte fattorie di pastori, al museo del queso majorero (di capra) o all’ecomuseo de La Alcogida che racconta molto dell’agricoltura locale.

 

 

Fuerteventura sud:

L’isola di Fuerteventura, in passato, era divisa in due parte, dirigiamoci ora verso quella sud chiamata penisola di Jandìa.

Scendendo lungo la parte est consiglio una visita al faro de La Entallada che è un monumento davvero splendido ispirato all’architettura moresca. Fate moltissima attenzione! La strada è quasi tutta sterrata, stretta, senza protezioni laterali e in salita. Se non vi sentite sicuri, arrivate al faro con una guida dopo aver lasciato il camper in un paese vicino.

 

Costa Calma:

Un nome, un programma. Da qui l’isola diventa un esempio di tranquillità e relax. Nonostante i molti alberghi presenti, in questa zona si trovano alcune delle spiagge più spettacolari di Fuerteventura. Questo è un vero paradiso per i surfisti che affollano la spiaggia di Sotavento, nella quale le maree coprono e scoprono ettari di spiaggia, formando lagune dove si può passeggiare nell’acqua dell’oceano. Attenti, ci sono molte zanzare! Da queste parti si trova anche l’Oasis Park, un parco zoologico e botanico che accoglie e ospita centinaia di animali e piante.

Morro Jable:

Oltre a una cittadina molto turistica, Morro Jable è anche un’area naturale protetta e da qui potete arrivare in gommone fino alla estrema punta sud dell’isola incontrando anch delfini, tartarughe, squali e balene.

Ultima tappa, forse la più spettacolare di tutto il tour a Fuerteventure è sicuramente la spiaggia di Cofete.

Cofete:

Una spiaggia deserta di oltre 10 km, un luogo assolutamente magico circondato da alte e maestose montagne che sembrano un paesaggio lunare. Qui troverete solo un piccolo ristorante dove mangiare il formaggio di capra e le papas arrugadas, alcune casette dei pochi, coraggiosi abitanti, un cimitero abbandonato sulla spiaggia e una villa museo non sempre aperta attorniata da varie leggende. Attenzione! Anche qui la strada è quasi tutta sterrata, stretta, senza protezioni laterali e in salita. Se non vi sentite sicuri, arrivate al faro con una guida dopo aver lasciato il camper in un paese vicino.

Il tour si conclude qui ma vi lascio qualche consiglio utile:

  • non fate il bagno nelle spiagge deserte, non ci sono servizi, l’acqua è spesso fredda e le correnti oceaniche sono fortissime
  • molte strade sono sterrate, senza protezioni, strette, a doppio senso, prima di avventurarvi su percorsi dissestati consigliati dal navigatore, consultate le guide locali
  • verificate sempre di avee benzina, ci sono zone sprovviste di distributori
  • sulla strada e in mare, oltre alle centinaia di capre e lepri, incontrerete sicuramente altri animali, avvoltoi, pesci particolari ecc, non avvicinateli e non date loro da mangiare
  • Proteggetevi! Sull’isola c’è quasi sempre un fortissimo vento, portate con voi cappellino, una bandana, occhiali da sole, un k-way o leggera giacca a vento e una pashmina, oltre, naturalmente, a tutto ciò che vi serve per proteggervi e rispettare le regole anticovid (mascherina, disinfettante mani). Ricordate la crema solare, Fuerteventura è un’isola subtropicale e il vento fa spesso dimenticare che il sole picchia, evitate le scottature!

 


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Marzia Moro

Marzia Moro, camperista dal 2005 e da sempre viaggiatrice incallita. Ama scoprire quante più cose possibili che riguardano un territorio: usi, abitudini, folklore così come adora l'artigianato locale e i prodotti tipici. Co-fondatrice della piattaforma Camperisti Italiani, tra le tante cose segue tutti gli aspetti commerciali dei portali e del marchio.