Sotto il sole del Marocco

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21 Novembre 2021

Sotto il sole del Marocco

Continua il viaggio di Franco Parla in Marocco.

Le tappe saranno:

  • Ait Ben Haddou
  • Ouarzate
  • Zagorà
  • Hammada
  • Gole del Dades
  • Tineghir

 

 

 

 

La prima tappa è Ait Ben Haddou:

per arrivarci dovrete fare due passi di montagna, uno a circa 1500 mt e l’altro a 2300 mt di altitudine. Per darvi un’idea: noi siamo partiti dal campeggio alle 9,30 e siamo arrivati a destinazione che erano quasi le 18,00! La strada è lenta ma i panorami stupendi, fate un paio di soste compresa quella per il pranzo. Arriverete a Ait Ben Haddou, con la luce giusta. Non resisterete, impossibile non fare subito qualche foto!
Troverete alcuni campeggi, io ho scelto il Camping campeggio Zayt Oune. Si trova in fondo alla strada sulla destra, appena prima del Camping Jardin de Kasbah. Il gestore organizza le cene (nel locale del campeggio) a base di tipiche tajne di polpette.

Qualche informazione utile:

In Marocco non vendono vino, se non nei centri commerciali europei. Se ne avete del vostro e lo volete bere a cena, qui potete portarlo alla vostra tavola senza problemi visto che il gestore lo consente. Al mattino visitate la Kasbah patrimonio dell’Unesco, il posto è fantastico, suggestivo, probabilmente vi farà da guida qualcuno che si materializzerà appena vi avvicinate. A noi si ì proposta una ragazza del posto, davvero molto in gamba e il prezzo (concordato precedentemente) contenuto.

Ait Ben Haddou è sicuramente, uno di posti più caratteristici del Marocco.

 

 

 

Ripartendo verso verso Ouarzate:

fermatevi a visitare gli Atlas Studios. Qui sono stati girati (e si girano tuttora) molti film storici e in costume. N30°56’25.9″ W6°58’01.3″


Prossima tappa, Ouarzazate. Il Camping Ouarzazate si trova a circa 1 km ad est della Kasbah. Campeggio grande e sempre pieno di camper N30°55’24.4″ W6°53’12.4″
 A Ouarzazate potete visitate la Kasbah ma non vi stupirà come quella di Ait Ben Haddou.

Una delle cose che dovete assolutamente fare in Marocco:

vi consiglio vivamente un’escursione nel deserto in fuoristrada, con cena e notte in tenda.
 Noi, l’abbiamo prenotata qui, al Camping Ouarzazate. Se chiedete alla reception, farà arrivare (se non si trova già in campeggio) uno dei ragazzi che fanno parte dell’agenzia “Bivouac sous les etoile” 
  il quale vi farà un preventivo a seconda se volete partire in fuoristrada da Zagora, o da Mhamid (l’ultimo centro abitato).
 Lasciata Ouarzazate dirigetevi a Zagora (camping Les Jardins de Zagora N30°19’42.6″ W5°50’01.5″)

 

 

 

 

Le uniche attrattive di questo posto sono:

il famoso cartello che segnala che da qui mancano 52 giorni di cammello per arrivare a Timbouctu e i famosi datteri. Tanti datteri, che provengono dalle oasi.
 Se avrete concordato la partenza per il tour nel deserto, con partenza da Zagorà, alle 11 vi verrà a prendere l’autista del Suv e partirete con lui per il deserto a bordo di un 4X4. Il nostro autista si chiamava Giuseppe (tradotto in italiano) ed era un tipo simpatico. Il primo tratto del deserto è piatto e composto da piccoli sassi, si chiama Hammada, un “predeserto” brullo e pianeggiante, cosparso di pietrisco e piccoli sassi.

Più avanti inizia il deserto di sabbia vero e proprio:

arriverete in pieno deserto del Sahara (a 60 km dall’ultimo centro abitato, Mhamid) alle 17,00 dopo aver fatto diverse soste per le foto in località pittoresche e anche una sosta per il picnic nel deserto (sotto uno dei rari alberi). Quando arriverete all’accampamento in mezzo al nulla, vi verrà data la vostra tenda. Poi il vostro autista vi porterà, a bordo del fuoristrada, a vedere il tramonto sopra una grande duna. Il percorso in fuoristrada sopra le dune è incredibile e lo spettacolo del tramonto davvero suggestivo.

Tornati al campo:

cenerete nella tenda principale, che fa da ristorante tipico con piatti del Marocco, in compagnia di una quindicina di altri turisti. Dopo cena, attorno al falò che illumina il picco campo, i ragazzi del “Bivouac sous les etoile” vestiti con i loro tipici costumi, vi suoneranno melodie ancestrali berbere di grande successione. Ma è proprio alla fine, quando viene spento il falò e le persone si recano nelle proprie tende, che arriva il momento più bello. Nel buio assoluto vedrete la volta stellare come non l’avrete mai vista. Uno spettacolo che ho ben descritto in un precedente post di Camperisti Italiani che potete trovare qui.

Al rientro dall’escursione è probabile che, per praticità, vi fermiate ancora nel campeggio di Ouarzazate.

In Marocco si possono fare molte escursioni. Vi consiglio di ripartire da Ouarzateche non troppo tardi, comunque prima della 10.00. Ci impiegherete poco più di tre ore per arrivare e prendere posto al Camping Pattes de Singes N31°26’53.6″ W5°58’46.5″ di fronte alle Pattes de Singes, curiose formazioni rocciose (tradotto significa, zampe delle scimmie). Campeggio piccolo e spartano, ma in bella posizione e funzionale. Fate la pausa pranzo in campeggio e verso le 15.00 ripartite in camper alle vicine gole del Dades. I km non sono molti ma percorreteli lentamente per ammirare il bellissimo panorama e fare foto. Salite i tornanti e fate una pausa, magari per bere in tè, nel bar accanto al parcheggio; sedetevi ad un tavolino sulla spettacolare terrazza. Sotto di voi vedrete tutti i tortuosi tornanti che avete fatto, è giù in fondo, la valle. Da brivido! Si ritorna indietro per la stessa strada, quindi scendendo ancora dai tornanti e ritornate al Camping Pattes de Singes. Chiedete a Saïd, il gestore del campeggio, di cucinarvi per cena “l’omelette berbera” (probabilmente sarà lui a chiedervelo). Ve la porterà appena fatta, direttamente sul camper!

 

 

 

 

Al mattino lasciate il campeggio e dirigetevi a Tineghir:

dove, dopo aver parcheggiato il camper in un parcheggio a pagamento vicino alla posta, contratterete un taxi per le gole del Todra: Almeno, noi abbiamo fatto così, perché la strada non era praticabile in camper, in quanto stavano lavorando per allargare la carreggiata. Per arrivare alle gole mancano circa 15 km. Sulla strada abbiamo trovato effettivamente molti lavori in corso, ma anche camper e pullman che, con cautela, la percorrevano. Magari adesso è diventata una bella e comoda strada.
 Arrivati alle gole, le visiterete piedi e sono molto suggestive, tra le più spettacolari del Marocco.

Poi ritornate a Tineghir per la pausa pranzo e fate un giro nel souk:

Nel pomeriggio ripartite diretti alla Suorce Blu di Meski dove vi fermerete per la notte. La strada che avrete percorso per arrivare qui è molto monotona, strada dritta ed ai lati pianura di terra rossa e sassosa.
 Il “Camping de la source bleu di Meski » N31°51’23.5″ W4°16’55.1″ si trova all’interno dell’oasi e la posizione, in mezzo alle palme, è favolosa e suggestiva. Vi inviteranno a fare un giro a piedi dell’oasi e del campeggio e poi… a vedere i tappeti nei negozietti che si trovano all’interno del campeggio. Il mio viaggio in Marocco continua.

 

 

 

 


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Franco Parla

Franco Parla, viaggiatore da sempre e camperista dal 1991. Numerose le località visitate in lunghi viaggi in camper, prevalentemente in solitaria con la moglie Franca. Dal Marocco a Capo Nord, dalla Siria alla Russia, dalla Giordania alla Turchia. Tutta l'Europa e, naturalmente, l'Italia.