La Val di Zoldo
La Val di Zoldo
Oggi vi portiamo alla scoperta della Val di Zoldo, una valle in provincia di Belluno dove la natura non è stata prevaricata dal turismo di massa ed è ancora incontaminata.
Questa valle delle Dolomiti, posta ai piedi del monte Civetta e del Pelmo, in estate si trasforma in una affascinante meta per le escursioni ad alta quota mentre in inverno, con il comprensorio sciistico più grande del Veneto, è l’ideale per gli appassionati di sci ma anche per chi desidera scoprirla con le racchette da neve, immerso nel silenzio assoluto dei suoi sentieri tracciati nei boschi.
In Val di Zoldo si parla un dialetto appartenente alla famiglia del ladino, o ladino-veneto, e il legame con le tradizioni qui è ancora molto forte.
Da qui provengono le famiglie degli squeraroli, ovvero i costruttori di barche della laguna veneziana che nei secoli scorsi sono emigrati a Venezia e con la loro maestria hanno reso famosa la gondola nel mondo.
Questa è anche la terra dei gelatieri, è da qui che dalla fine del’800, gli Zoldani sono partiti per portare il gelato artigianale in tutto il mondo e una delle cose da provare assolutamente in questa valle è proprio il gelato che si fa ancora con le vecchie ricette.
Cosa fare in Val di Zoldo in inverno
- Sci da discesa
Per gli amanti dello sci e dello snowboard la Val di Zoldo offre l’accesso allo ski area Civetta, il più grande comprensorio del Veneto che, con circa 72 km. di piste collega 3 valli tra loro.
A Pecol inoltre si può anche sciare in notturna. Utilizzando la cabinovia che in 5 minuti porta in quota, si può poi ridiscendere a valle con sia con la rossa “Cristelin” sia con la nera “Foppe” entrambe completamente illuminate.
- Sci nordico
Da Palavera partono 3 anelli di fondo di varie difficoltà per un totale di 10 km di piste perfettamente innevate.
Sempre a Palafavera c’è l’unica piattaforma di biathlon del Veneto, aperta a tutti coloro che volessero avvicinarsi a questa disciplina.
- Escursioni con le ciaspole
Gli itinerari tracciati per fare un’escursione con le racchette da neve (in dialetto zoldano “caspe” ma più conosciute come “ciaspe” o “ciaspole”),
in valle sono numerosi sia che si voglia raggiungere un rifugio per rifocillarsi sia che per passare una giornata nel silenzio dei boschi.
Noi abbiamo percorso un itinerario, lungo le pendici del Pelmo, che partendo poco dopo Palafavera, ci ha permesso di arrivare, immersi nella neve, fino all’abitato di Coi, lungo un sentiero con dei panorami mozzafiato sul monte Civetta e sul Gruppo della Moiazza.
ℹ️ Chi non avesse tutta l’attrezzatura necessaria la può noleggiare direttamente a Pecol, nel piazzale del campeggio Civetta, di fronte agli impianti di risalita.
Scarica la mappa dell’area ski Civetta clicca qui
Per scaricare la mappa degli anelli di fondo clicca qui
Dove dormire
In valle ci sono tre campeggi comodi per le attività da svolgere e si trovano a Forno di Zoldo, a Pecol, di fronte alla partenza della cabinovia e a Palafavera, dove vi è anche un’area di sosta gestita dai proprietari del campeggio e entrambe sono a ridosso degli impianti sciistici.
Noi abbiamo scelto di fermarci per la notte a Pecol presso il Campeggio Civetta che è aperto tutto l’anno a fianco della pista da sci e agli impianti di risalita.
Chi non avesse l’attrezzatura adeguata per provare a cimentarsi in una ciaspolata o altre attività sulla neve,un fornito negozio di noleggio appena fuori il campeggio, è disponibile nel parcheggio degli impianti di Pecol.
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