La Scozia che non ti aspetti

La Scozia che non ti aspetti.

di Alberto Angelici
AMICI CAMPERISTI, un saluto da Alberto il camperista, continua il mio viaggio in Scozia.

Tappe:

  • Edimburgo
  • Il Castello
  • Musselburgh
  • Tweedbank

 

VERSO LA SCOZIA, PER IL NORD
 – EDIMBURGO:

Già sapevamo che nel mese d’agosto il centro della città sarebbe stato invaso dai protagonisti dei Festival che si tengono ogni anno in città e dai tanti visitatori.
 Arrivati questa mattina a Edimburgo in treno dal paese dove abbiamo lasciato il camper, Musselburgh, (vedi a fondo pagina), ci dirigiamo subito al Royal Mile (da ora in poi RM), il tratto di High Street, principale via della città, che va dal Castello al Palazzo di Holyrood.
 Dalla stazione ferroviaria ci arriviamo a piedi in pochi minuti.
Interamente pedonale, il RM appare già molto frequentato, principalmente da giovani, Scozzesi e non.
È facile capire che tanti di loro sono musicisti, cantanti o fantasisti coinvolti nel Fringe Festival. (www.edfringe.com)
Per l’aspetto ma anche per gli strumenti musicali che trasportano in astucci dalle strane fogge.
In ogni angolo e slargo della strada sorgono palchi o postazioni più o meno grandi, dotate di stativi e microfoni, casse acustiche, cavi che serpeggiano ovunque, racks elettronici e amplificatori.
Da una pedana ricoperta in simil-prato verdissimo un rasta biondo che assomiglia a Steve McQueen abbozza un brano sulla chitarra.
 Ogni pochi attimi si ferma e corregge il suono su di una piccola console fitta di cursori.
 Non del tutto soddisfatto, scuote la testa e nella luce degli spot i lunghi cordoni di capelli gettano barbagli dorati.
 Appena oltre, su di un alto palco s’esibisce un personaggio davvero curioso.

 

 

È chiaro che l’abbigliamento provocatorio serve ad attirare attenzione.


L’uomo è truccato da donna ma esibisce un lungo pizzetto rossiccio da capretta, indossa un mini-abito rosso a poids neri e le muscolose gambe da ciclista terminano con sandali dal tacco altissimo.
 Camminiamo sulla sede stradale, a volte entrando nei negozi stracolmi di tartan d’ogni combinazione cromatica, di kilt (i gonnellini), whisky pregiati, magneti per turisti e cartoline.
 Ogni tanto nel fitto viavai di persone, un’umanità simpaticamente variegata, passa uno scozzese in gonnellino apparentemente ignaro degli sguardi e dei clic dei turisti.
Risaliamo il RM fino al grande complesso architettonico del Castello.
 In realtà si tratta di una vera cittadella cintata di alte mura e il castello, nella parte più alta, è soltanto uno dei molti edifici che vi trovano posto.
Dagli spalti lo sguardo arriva fino al mare dove vediamo profilarsi numerose isole e isolotti e la vista è spettacolare, se si riesce a superare la quantità di persone, soprattutto orientali, che vi s’assiepano.
 Il centro della città è in gran parte formato da palazzi di epoca vittoriana intercalati a edifici più recenti che non sempre con essi armonizzano.
 Primo fra tutti, la brutta (ma sicuramente funzionale) struttura metallica a forma di stadio che sorge proprio a ridosso del Castello, e con il quale non ha proprio nulla a spartire.

Le gradinate inglobano un tratto stradale che, la sera, funge da palcoscenico per eventi di vario genere.


A questo punto, colgo l’occasione per un chiarimento. valido per questo diario di viaggio sulla Scozia come per ogni altro che troverete in queste pagine di Camperisti Italiani. Non è mia intenzione, mai, sostituirmi alle guide cartacee assai più competenti di me sul Paese e su ciò che di bello e interessante esso ha da offrire.
Mio unico scopo, quale viaggiatore e camperista, è condividere con voi le esperienze vissute, ogni utile informazione sulle aree per sosta notturna che abbiamo sperimentato nel corso del tour, e raccontare di luoghi interessanti e situazioni che mi hanno incuriosito.

Consiglio del giorno.

Mia moglie ed io approfittiamo raramente dei Camping e di norma preferiamo il plain air, anche per utilizzare al meglio l’autonomia offertaci da Zingaro, il nostro camper.
È una scelta come altre, basata su gusti ed esigenze personali.
Altri camperisti, magari con bambini e differenti necessità, si appoggiano più spesso alle strutture organizzate dei Camping.
Questo però significa che nelle mie pagine troverete poche indicazioni riguardanti i campeggi organizzati.

📌 SOSTA
:

Segnalo qui un grande, comodissimo Park-and-Drive a 15 minuti di treno dal centro-città.
 È una soluzione molto economica e pratica per la sosta notturna con il camper e durante il giorno visitare Edimburgo.
- Indirizzo: 10 Newcraighall drive, Musselburgh.
 (55°56’01”N, 3°05’33”O)
 Costo anche camper: 1/2 sterlina ogni 24h.
 Macchinetta automatica nel P. Si paga all’arrivo e si espone il biglietto sul parabrezza.

Questo va fatto ogni giorno:

la polizia passa, controlla e, nel caso vi siate dimenticati di passare dalla macchinetta, vi fa trovare un “regalino”.
Dal P. si accede direttamente alla stazione ferroviaria (Newcraighall).
Al binario, in una cabina vetrata trovate la macchinetta dei biglietti.
Accetta contanti e cards.
Costo a persona, A/R, 3 sterline circa. I treni sono molto frequenti.
Direi che in media, se si è sfortunati si aspetta una mezz’ora.
Prima di uscire dalla stazione di Edimburgo cercate sul tabellone elettronico gli orari di ritorno.

 

 

La vostra linea è quella per Tweedbank.


È importante: è QUESTO il nome da cercare sul tabellone, perchè è questo che troverete, non il nome della vostra destinazione. Newcraighall, dove scenderete, è la seconda fermata.
 Segnalo anche un campeggio: Mortonhall Gate, Midlothian, Edimburgo.
 Molto grande e in bella posizione, quando ci siamo passati, più che altro per un problema di carico e scarico acque, erano al completo.
In agosto, un camper e due persone paga circa 35 sterline al giorno, corrente inclusa.

Buoni km a tutti da Alberto Angelici, CAMPERISTA ITALIANO.



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Alberto Angelici

Viaggiare, per lui,  è propedeutico a tutto il  resto,  quale strumento indispensabile per conoscere il mondo, nuove situazioni, persone... Guardare, vedere, ragionare, comprendere, conoscere, amare, crescere è  il paradigma della sua vita.