Agrigento in Camper: la Valle dei Templi e la Scala dei Turchi
AGRIGENTO IN CAMPER Tra le mete più interessanti e ricche di storia della Sicilia, Agrigento è una città da assaporare vicolo dopo vicolo, tempio dopo tempio finché avrete forza per camminare. Il fiore all’occhiello della città è la Valle dei Templi, sulla collina fuori dal centro, ma anche la città stessa offre molto al turista curioso e interessato alla storia.
Agrigento in Camper: un po’ di storia
Fondata intorno al 581 a.C., l’antica Agrigentum fu contesa tra Cartaginesi e Romani durante la prima guerra punica e conquistata successivamente dai Normanni che lasciarono la loro impronta in molti edifici. Dal 2016, il centro storico è tornato a chiamarsi con il nome siciliano di Girgenti, su proposta dello scrittore Andrea Camilleri.
La città più importante della Magna Grecia sorge su un colle che digrada verso il mare, ben visibile dalla Valle dei Templi, e dal quale poter scorgere un bel panorama verso il mare, ma cosa vedere ad Agrigento?
Agrigento in Camper: cosa vedere
La via Atenea è il cuore del centro considerato “il salotto buono” della città, dall’aspetto medievale ma ricca di edifici barocchi. Per tutta la sua lunghezza vi confluiscono una serie di strade e stradine, scalinate e vicoli stretti dove perdersi alla ricerca delle più colorate e sorprendenti da fotografare.
La Cattedrale di San Gerlando è il Duomo di Agrigento che dall’epoca della sua fondazione subì vari restauri e rimaneggiamenti. Lo modificarono romani, bizantini, normanni e tutti i popoli che via via si susseguirono su queste terre.
La costruzione dell’edificio risale al periodo tra il 1096 e 1102 per volere di Gerlando di Besançon che, in quegli anni, era il vescovo di Agrigento.
Nella navata destra del Duomo di Agrigento si trova la Cappella dove è custodita l’urna con le reliquie del Santo. Due volte l’anno viene portata in processione per le vie del centro, in occasione della festa di San Gerlando.
Una delle testimonianze medievali più belle di Agrigento è il Monastero di Santo Spirito. Il Monastero ha un chiostro e le suore cistercensi che lo abitano preparano dei superbi dolci da assaggiare assolutamente. Al piano superiore potete visitare il Museo Civico di Agrigento e QUI trovate maggiori info.
Agrigento ha dato i natali a Luigi Pirandello e in città potete visitare la casa natale che si trova su un altopiano a strapiombo sul mare, nella contrada di Caos. Nella casa museo troverete fotografie, libri e quadri d’autore. L’edificio è di fine Settecento e potete trovare i biglietti cliccando QUI
Il venerdì non è utilizzabile per mercato settimanale. Senza servizi, a poca distanza dal centro.
Agrigento in Camper: la Valle dei Templi
Con i suoi 1300 ettari, la Valle dei Templi è il più grande parco archeologico d’Europa e del Mediterraneo, simbolo della città di Agrigento e scrigno di storia incomparabile.
Durante la visita si possono visitare numerosi templi, necropoli e tombe antiche in un ambiente vasto da apprezzare con lentezza e attenzione.
Il Tempio della Concordia è quello meglio conservato e di gran lunga il più fotografato della valle. Si chiama così per via di un’iscrizione latina trovata nei pressi del tempio.
Il Tempio di Hera Lacinia o Giunone era quello in cui si celebravano le nozze e risale al V secolo. Il Tempio di Eracle è il più antico del quale rimangono solo otto colonne a causa di un terremoto.
Quello che doveva essere il più grande di tutto l’occidente antico è il Tempio di Zeus Olimpio, edificato dopo la vittoria sui cartaginesi per onorare il dio Zeus.
Interessanti le necropoli, gli ipogei e le Grotte Fragapane, così come la Tomba di Teroneche fa parte della Necropoli romana di Giambertoni e si può visitare solo esternamente. Per maggiori informazioni e per sapere i prezzi cliccate QUI
Scolpita dal vento e dal mare, la Scala dei Turchi è una scogliera calcarea bianca che abbaglia per il suo candore e per il contrasto che crea con l’azzurro del mare.
È letteralmente una scalinata naturale, ma per preservarne l’integrità, da qualche anno non è più possibile avvicinarsi e salirci, la si può osservare da lontano nella sua completezza.
Si chiama così perché qui, la popolazione turca che stava invadendo la Sicilia, trovò riparo per un approdo senza venti contrari.
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Cosa assaggiare ad Agrigento?
La cucina agrigentina è stata influenzata dai popoli e dalle culture che si sono avvicendati in zona, è una cucina povera ma ricca di ingredienti del territorio e deliziosa.
Il primo piatto più tipico sono i Cavatelli all’agrigentina: una pasta corta fatta rigorosamente a mano e condita con pomodoro, melanzane fritte e ricotta salata. Uno dei piatti più poveri è il Maccu di Fave, cioè una purea di fave che si può mangiare condita con olio extravergine oppure come condimento per la pasta. Un altro piatto tipico fatto dalle sapienti mani delle massaie è Lu Cuddiruni di Siculiana: una focaccia farcita con patate, pomodoro e cipolla, ma ne esistono molte varianti, tutte ugualmente appetitose.
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