Road to Calabria

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5 Dicembre 2021

Road to Calabria

Valentina e Lorenzo ci raccontano il loro tour attraverso l’Italia fino in Calabria consigliandoci cosa vedere e dove sostare, un bellissimo diario di viaggio.

Avevamo un’idea:

L’estate del 2017 ci aveva colto del tutto impreparati su qualsiasi fronte, lavoro, vacanze, soldi, poppante ;-). Trascorso il primo inverno alle prese con la nostra creatura avevamo già capito chi comandava in casa e che non sarebbe stato facile pianificare molto! Così ci siamo trovati all’alba dei primi di agosto, senza una meta, senza un pacchetto vacanza e senza nemmeno un mezzo con cui scappare.

L’idea di rimanere a Milano:

mi fece congelare a tal punto il sangue che in men che non si dica mi sono ritrovata a chiamare tutte le concessionarie di milano e hinterland nella speranza di recuperare un camper a noleggio (AD AGOSTO!). Fortuna volle che una prenotazione di un povero cristiano che si ruppe una gamba saltò all’ultimo. Tanto dispiaciuti per lui, appresa la notizia il venerdì mattina, il sabato eravamo già pronti a prendere il suo posto ed il suo camper! Forse era destino. La destinazione? Scelta a caso, come piace a noi, ripescando tra le memorie di una bellissima estate trascorsa in camper da bambina con i miei genitori: Calabria.

I primi chilometri di discesa dello stivale:

li abbiamo fatti di sabato sera e nel cuore della notte ci siamo fermati in un viale alberato in prossimità di Castiglioncello in libera. Ormai ci sentivamo dei camperisti esperti in grado di affrontare le soste più improvvisate 😉 Al mattino ci siamo svegliati presto e siamo andati a fare colazione fronte mare a Castiglioncello dove già all’alba abbiamo visto i primi anziani prendere possesso della spiaggia di scogli. Un salto poi lo abbiamo fatto anche alla spiaggia di Rosignano Solvay salvo poi capire veramente perché si chiamava Solvay!

 

 

 

 

Lungo il cammino:

decidiamo di raggiungere per un salutino una parte della famiglia che si è appostata in maniera stanziale in tenda in un campeggio a Orbetello, nella fattispecie alla Giannella (📍 Orbetello Camping Village – 42.44224 N, 11.17189 E). I saluti si fanno un po’ più lunghi del previsto così decidiamo di trascorrere almeno una notte insieme e farci una bella giornata di mare con gli zii e il cuginetto Rocco.

L’indomani dopo un ultimo bagnetto veloce ripartiamo. All’ora x della pappa ci ritroviamo in prossimità di Civitavecchia e accostiamo lungo il bordo della strada, assicurandoci però un bel panorama, per farci un pranzetto e dedicarci a un po’ di gioco prima della nanna.

Da Civitavecchia arriviamo a Paestum:

in serata abbracciati da un magnifico tramonto. Ne avevo sentito parlare molto di questo posto da un caro amico pasticcere di Battipaglia, ma la realtà come sempre, supera certi discorsi. Abbiamo sostato in un’area che faceva anche da ristorante nelle vicinanze del parco archeologico, circondati da un suggestivo uliveto ( 📍 La Fattoria del Casaro – 40.41502, 15.00508). Dopo una cenetta al ristorante a base dell’immancabile mozzarella di bufala, l’indomani ci siamo svegliati presto per visitare il parco evitando le ore più calde.. anche se il caldo qui purtroppo arriva presto!

Arrivata la calura di mezzogiorno:

ormai in viaggio, decidiamo di fare una tappa mangereccia al mare per rinfrescarci un po’. Tentiamo un parcheggio ad Agropoli ma la ressa di una splendida giornata ce lo impedisce, così ci spingiamo fino a Castellabbate, dove riusciamo a piazzare il camper in un parcheggio non lontano dalla spiaggia. Giusto il tempo di un delizioso pranzetto di pesce in un ristorantino lungomare e poi decidiamo di riprendere il viaggio per evitare di stare sotto il sole nelle ore più calde con la nostra cucciola.

Mentre eravamo in viaggio all’altezza di Montecorice riceviamo un paio di dritte da un amico di Battipaglia sulla top ten delle spiagge della zona. “Il mare più bello del Cilento lo trovate ad Acciaroli”, così ci disse… e noi non potevamo non andare a verificare di persona! In effetti in questa spiaggia abbiamo visto i pesciolini nuotare intorno a noi. Per noi e per la nostra sirenetta è decisamente un “sì”!

 

 

 

 

La stanchezza del viaggio:

iniziava un po’ a sentirsi e di bighellonare ancora non ce la sentivamo quindi da Acciaroli abbiamo deciso di arrivare a Marina di Camerota e fermarci in comodità. Peccato che abbiamo trovato l’area sosta più gettonata della zona… ( 📍 Area sosta Dal Colombiano – 40.00302, 15.36493) e si capisce anche perché! Nonostante questo abbiamo deciso di fermarci e provare l’ebbrezza di dormire vicini vicini ad altri camperisti! Tutto sommato la bellezza della spiaggia e del mare ci hanno distratto dalla ressa di agosto, dell’ottima pizza napoletana ci ha deliziato il palato e siamo rimasti anche molto soddisfatti della permanenza. Sofia a gran sorpresa si è rivelata una valida aiutante nel fare le pulizie di casa 😉

Il Cilento:

si è rivelato una bella scoperta, di quelle che “un giorno ci dobbiamo tornare”, ma a questo punto del nostro viaggio era necessario dare una accelerata per arrivare in Calabria. Di passaggio tra la Campania e la Calabria abbiamo percorso una strada costiera in prossimità di Maratea che ci ha lasciato senza parole. Panorama mozzafiato e per di più al tramonto, certo non senza qualche attacco di panico da parte mia per gli strapiombi ma Lorenzo alla guida del camperone sembrava a suo agio.

 

 

 

 

Trascorsa una notte:

di passaggio a Praia a mare in un parcheggio lungo la strada dove abbiamo socializzato con altri camperisti, l’indomani siamo andati oltre verso Scalea. Qui abbiamo deciso di fermarci in un’area sosta che ci è piaciuta molto ( 📍 Area sosta Zio Tom – 39.80565, 15.79047). Piazzola quasi fronte mare, gente cordiale, piccolo bar che smerciava prodotti tipici locali super piccanti insieme alle caramelle, spiaggia e mare semi deserti ad agosto! Unico neo… la Calabria ci ha accolto con una serie di incendi, e la scia del fumo aveva riempito l’orizzonte. Peccato, i soliti brutti episodi di vandalismo a cui non vorremmo mai assistere specie in una terra bella come la nostra. Questa meta in realtà ce la ricorderemo sempre per il grande spavento, la nostra cucciola ha tentato la fuga buttandosi giù dal camper, fortunatamente con un piccolo kit di emergenza siamo riusciti a far fronte a tutto e con un gelato poi sono tornati anche i sorrisi!

La bella Scalea:

il nomadismo ci spingeva ad andare oltre. Attraversato Cetraro, non siamo riusciti a resistere alla tentazione di saccheggiare un mercato locale con ogni ben di dio… salumi, formaggi, ortaggi del territorio e l’immancabile peperoncino che di lì in poi ci avrebbe accompagnato per il resto del viaggio appeso, non si sa mai anche per scaramanzia!

Carichi di cibo abbiamo deciso di fare un pic nic in spiaggia nella prossima meta: Amantea. Il camper lo abbiamo parcheggiato comodamente proprio di fronte alla lunga spiaggia, non prima di essere passati per un sottopasso che ci ha fatto un po’ penare, ma che alla fine si è rivelato fattibile per l’altezza del nostro camperone.

Arrivati a questo punto del nostro viaggio riceviamo una importante indicazione:

“se siete nei paraggi di Tropea non perdetevi la spiaggia di Formicoli”. Da Amantea dunque abbiamo puntato direttamente su Tropea. Prima di spiaggiarci però abbiamo tentato, ahimè senza troppa fortuna, di fare un giretto col camper nella splendida (da quel che dicono) cittadina. Non tutte le strade però sono facilmente percorribili per la nostra casetta a quattro ruote, anzi spesso dobbiamo rassegnarci anche noi al fatto che i luoghi più suggestivi sono quelli che richiedono un po’ di fatica per arrivarci. Noi però di faticare non ne avevamo molta voglia così ci siamo fatti trasportare dalla voglia di rilassarci un po’ e per un paio di giorni ci siamo goduti uno spettacolo di mare sebbene un po’ turbolento.

 

 

Il tempo a nostra disposizione iniziava ad essere sempre più corto:

e dovevamo prendere una decisione. Iniziare o meno la risalita e seguendo quale percorso. Di tornare sui nostri passi proprio non avevamo voglia. C’era ancora tanto da vedere lo sapevamo. Allora col contagocce abbiamo scelto le nostre ultime tappe del viaggio Calabrese, iniziando da Isola Capo Rizzuto. Questa forse la meta che ci siamo goduti meno, che non abbiamo apprezzato abbastanza. Vuoi perché l’area sosta non era poi così comoda (📍 Area sosta Costa Splendente – 38.91605, 17.02831) rispetto alla ripida salita per la spiaggia, vuoi perché il mare era affollato e a tratti un po’ sporco, vuoi perché avevamo dei vicini super zarri che non ci hanno fatto dormire con la musica a tutto volume fino al mattino. Tant’è che non c’è piaciuta. Ci torneremo spero un giorno per smentire questa impressione.

Vacanze finite.

Demoralizzati un po’ dalla fine di una bella vacanza e col ricordo della Calabria, un po’ dalla nostra ultima meta, abbiamo trovato un porto sicuro da una amica calabrese che ci ha invitato a visitare la sua città natale. Civita con le Gole del Raganello si è rivelata una bellissima scoperta, del tutto inaspettata, nel cuore della Calabria. Con una jeep siamo riusciti a raggiungere le Gole e a rinfrescarci con qualche spruzzo d’acqua, mentre la sera l’ottima cucina calabrese della nostra oste ci ha deliziato il palato. Se fossimo rimasti qui un altro giorno avremmo preso sicuramente un altro chilo!

Anche questa avventura è volta al termine. Ci ha lasciato tanti bei ricordi e di sicuro tanta voglia di ritornarci per esplorare tutti quei posti che ahimè abbiamo dovuto tralasciare. Sulla via del ritorno però non ci facciamo mancare un ultima tappa, questa volta nella capitale. Roma ci accoglie sempre benevola e affettuosa, ed è sempre un piacere passarci anche solo per un salutino!

 

 

 

 

Ciao a tutti da Valentina e Lorenzo, CAMPERISTI ITALIANI.

 


 

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Valentina e Lorenzo

Valentina e Lorenzo, giovani amanti dei viaggi all'avventura, si scoprono camperisti un po' per l'incapacità di pianificare qualsiasi viaggio oltre le 24 ore e un po' per il bisogno di godere di qualsiasi spettacolo della natura a non meno di 50 mt di distanza.