Racconto di Natale
Racconto di Natale.
AMICI CAMPERISTI, un saluto da Franco Parla.
Quel 21 dicembre del 2001 era un venerdì. Tutto era pronto, la stufa sul nostro piccolo Pilote era già accesa e noi due, alle quattordici e trenta spaccate, partiammo carichi di entusiasmo, lasciandoci alle spalle la nebbia della pianura padana per goderci queste meritate vacanze di Natale. La meta avrebbe dovuto essere Stoccarda, per andare a vedere il più grande Mercatino di Natale in Europa. Qualche giorno prima in banca, avevamo cambiato 200.000 Lire in Marchi tedeschi. Ma questo viaggio non andò come previsto.
Di seguito riporto un estratto dal mio diario di quel viaggio di Natale dell’anno 2001. Voglio condividerlo con voi, perché, rieleggendolo ora, dopo ben 18 anni, credo che possa essere davvero un piccolo racconto di Natale da regalare a tutti i camperisti!
Arrivati alla dogana Svizzera, dopo i controlli di routine, acquistiamo la vignette per il 2002 e quindi ripartitiamo, con quell’eccitazione tipica di quando lasci l’Italia ed entri in un paese estero. Eccitazione che dura poco. Infatti, in autostrada all’altezza del passo Monte Ceneri si accende la spia della batteria, la temperatura dell’acqua sale a manetta, e di colpo il riscaldamento non funziona più.
“Nooo!!” Dico a Franca “ancora la pompa dell’acqua come l’altra volta? Speriamo di no! Forse la cinghia?”
Telefono a Felice, il mio meccanico di fiducia, il quale, dopo una consulenza telefonica, mi conferma che sì, è proprio saltata la cinghia dell’alternatore!
Riaggancio e guardo sul Nokia quanto è costata questa inaspettata telefonata in Italia. Comunque non ci demoralizziamo, una cinghia di scorta l’abbiamo sempre con noi. Così, senza far salire la temperatura dell’acqua, usciamo dall’autostrada al primo casello. Troviamo prima di Bellinzona un officina Renault, la quale ci rimanda a sua volta ad un grande garage per camion e furgoni. Ma arrivati qui, ci dicono che non hanno tempo. Sono le ore sedici ed alle diciassette vanno tutti a casa, domani è sabato e qui in Svizzera, al sabato non si lavora. Non solo. Mi dicono che in Svizzera non si lavorerà più fino al 27 per via delle festività Natalizie.
Panico totale! Molto gentilmente il proprietario (il Sig. Ricca) telefona ad altre officine, però tutti si rifiutano, vogliono chiudere e andare a casa a godersi le feste. Quando ormai tutto sembra perduto, Ricca riesce a trovare un meccanico che ha una minuscola officina non molto lontano da qui e che si presterebbe per la riparazione. Ringraziamo, ripartiamo e seguendo le indicazioni, lo troviamo. Ovviamente quando il meccanico vede il condizionatore montato “aftermarket” bestemmia, e non poco. Inoltre non è molto attrezzato (non ha nemmeno la buca) e il garage è davvero piccolo, il camper entra solo per metà! La parte posteriore del camper rimane sul marciapiede. Il meccanico si chiama Salvatore ed è siciliano! È bravo e veloce. Cambiata la cinghia e dopo aver pagato, ci salutiamo calorosamente scambiandoci gli auguri di Natale.
Salvatore chiude l’officina e va a casa e godersi le vacanze di Natale. Noi ripartiamo allegeriti di 100.000 Lire (inclusa una mancia per la disponibilità). Torna l’euforia. “Ma si, chi se ne frega” ci diciamo. “Sono le nostre vacanze di Natale no? L’importante è che si possa proseguire”. Iniziamo così a macinare chilometri. Però anche questa volta l’euforia dura poco. La cinghia inizia a fischiare, prima a tratti e poi in continuazione! Che fare? Tornare dal meccanico sarebbe inutile, ormai sarà già a casa sua. Allora ci fermiamo e telefono di nuovo Felice. Lui, che conosce bene i pregi e difetti del nostro camper, ha capito subito che la cinghia si è già allentata e rischiamo un’altra volta di farla saltare. Ci chiede quanto siamo lontani, e quando gli diciamo che in tre ore possiamo essere a casa, ci consiglia di tornare, ma con cautela, così domattina la potrà sistemare.
Allora ci apprestiamo a tornare a casa con la coda tra le gambe.
Sabato 22 dicembre. Come concordato, alle ore nove siamo dal nostro meccanico. La cinghia è molto allentata e quindi provvede a sistemarla. Mi fa vedere come va tirata, perché essendo un condizionatore montato aftermarket, dice, le pulegge non sono in asse. Annuisco, ma in realtà non ho capito molto di quella manovra. Però mi fido di Felice. E ci procura quindi un’altra cinghia di scorta.
Ora possiamo ripartire. Solo che, per qualche strana, inspiegabile ragione, o forse semplicemente perché abbiamo un giorno in meno di vacanza, decidiamo improvvisamente di cambiare meta: perché non andare ai Mercatini di Natale in Alto Adige?
Epilogo: La cinghia non ha più dato problemi ed abbiamo finalmente potuto goderci i Mercatini di Natale. Anche se non hanno le dimensioni di quello di Stoccarda, i Mercatini altoatesini, che già conoscevamo, sono bellissimi e ricchi di una calda, fiabesca, atmosfera natalizia. E noi abbiamo passato una meravigliosa vacanza in camper.
Buon Natale a tutti da Franco Parla, CAMPERISTA ITALIANO