IN CAMPER in andalusia
di Franco Parla
Vi racconto il mio itinerario in Andalusia
Vi suggerisco un itinerario in camper in Andalusia alla scoperta di bellissime spiagge, di affascinanti città, di ottimi vini, come il famosissimo Sherry, di pittoresche Botegas e risaliremo alle origini del toro di Osborne.
Tutto è racchiuso in quel triangolo dell’Andalusia tra le città di Jerez de la Frontera, El Puerto de Santa Maria e Sanlucar de Barrameda.
Siamo nella provincia di Cadice, estremo sud ovest della Spagna, una zona molto frequentata dai camperisti tutto l’anno, anche in pieno inverno, per via del piacevole clima (più di 300 giorni di sole all’anno) e di tutto quello che offre questo territorio.
Se avete viaggiato almeno una volta in Spagna, vi sarà sicuramente capitato prima o poi di vedere in lontananza lungo la strada o su qualche altura, un enorme e imperioso toro nero.
Quel toro, alto 14 metri, è in realtà un cartellone pubblicitario!
A partire dagli anni sessanta veniva utilizzato per pubblicizzare il vino Sherry della marca Osborne, un’azienda vinicola di El Puerto de Santa Maria.
Poi si espanse velocemente in tutto il territorio nazionale modificando inevitabilmente il paesaggio lungo le più trafficate vie di comunicazione, fino a diventare un simbolo nazionale e utilizzato nella vendita di magliette, adesivi per auto, gadget e souvenir vari… insomma, un enorme merchandising.
Tant’è che oggi questi cartelloni pubblicitari sono stati dichiarati beni d’interesse estetico culturale.
In tutta la Spagna attualmente sono presenti circa 90 di questi cartelloni-tori.
Prendendo spunto dal toro di Osborne, iniziamo a parlare della prima tappa di questo viaggio.
El Puerto de Santa Maria
Una città sul mare, anzi sull’oceano lungo la Costa de la Luz, che offre ben 15 chilometri di spiagge dorate. Una città che conosco bene (ho trascorso qui buona parte dell’inverno) e che sta vivendo una crescita turistica importante. El Puerto de Santa Maria non è una città dal forte impatto immediato come può essere per esempio, Cadice o Jerez. La città va scoperta girando a piedi perché è come se fosse divisa in due parti: il nucleo più antico e la zona più recente.
Se la parte recente è quella più vicino al campeggio e alla spiaggia, quella storica la si raggiunge passeggiando seguendo il lungofiume del Rio Guadalete, tra ristoranti con vista sulle barchette ancorate. Addentrandovi nei vicoli del centro storico troverete numerose grandi cantine che hanno fatto la storia della città e dello Sherry.
Visitiamo le "bodegas".
Si chiamano così queste bellissime cantine dell’Andalusia, con soffitti molto alti in grado di ospitare diverse botti dove invecchiare il vino.
La più famosa, la più prestigiosa è naturalmente la Bodegas Osborne.
Per motivi logistici, la nuova produzione di Osborne è stata spostata fuori dal centro storico ma è qui, in questo grande complesso che sono situate le vecchie e suggestive cantine. La visita della cantina storica è guidata e va prenotata il giorno prima, oppure la prenotazione la si può fare anche online.
Le varie proposte:
la visita base costa 18 euro con degustazioni di cinque vini inclusi. Poi c’è quella da 45 euro dove, oltre alla visita e alle degustazioni di vino, sono inclusi un piatto di Jamon Iberico, altri salumi, oltre ad alcuni snack. Ci sono alte proposte personalizzate, naturalmente con prezzi più alti.
Io ho scelto la seconda e, sinceramente, non so se la differenza di prezzo rispetto a quella base è giustificata.
Comunque, la visita è durata circa un’ora, tutto si è svolto nelle vecchie cantine e in una zona restaurata dove c’era un’esposizione dedicata alla storia del famoso Toro Osborne. La cantina è grande e davvero suggestiva.
Tra le molte spiegazioni (la visita si è svolta in spagnolo) è stato interessante scoprire come vengono realizzati questi vini ricavati da uva bianca e prodotti solo nel triangolo: El Puerto de Sta María, Jerez de la Frontera e Sanlucar de Barrameda.
Dopo la visita, la degustazione, dove è possibile capire meglio quello che è stato spiegato durante il tour e trovare la tipologia che più si avvicina ai propri gusti.
Due parole anche sull’elegante shop di Osborne, al quale avete accesso liberamente, anche se non partecipate a nessuna visita: otre allo Sherry e ai numerosi vini prodotti da questa casa, troverete un numero impressionante di articoli (t-shirt, borse, calamite, ombrelli, adesivi…) dove troneggia l’emblema del famoso toro nero.
Come dicevo prima, un enorme merchandising.
Infine, in questo grande complesso c’è anche un ristorante il cui nome non poteva essere che: Toro Tapas!
Ovviamente a El Puerto de S.ta María non c’è solo la Bodegas Osborne da visitare, diciamo che questa è sicuramente la più famosa.
Andalusia: il centro storico di El Puerto de S. Maria
Il Castillo de San Marcos.
L’ingresso costa 8 euro e la visita dura 45 minuti (ingresso gratuito solo il lunedì dalle 10 alle 11) probabilmente è il monumento più bello della città.
Questo castello in origine era una moschea araba. Finemente restaurato, nella visita guidata è inclusa anche una degustazione di sherry alla Bodega Caballero, che si trova all’interno del castello.
Iglesia Mayor Prioral
La Cattedrale (ingresso gratuito) è stata costruita a fine Quattrocento in stile gotico ma rifatta dopo un terremoto con elementi barocchi.
All’interno, tra le numerose opere pregevoli, nella Cappella del Sacrario spicca una magnifica pala d’argento stile messicano. Bel portale gotico.
Monasterio de la Victoria.
Ingresso libero.
Situato fuori dal centro storico, questo suggestivo monastero è ben visibile raggiungendo Avenida del Monasterio dalla stazione dei treni.
La chiesa ha una navata e otto cappelle ed oggi è un centro culturale.
Real Plaza de Toros.
Non poteva mancare l’Arena, questa è tra le più grandi Plazas de Toros di Spagna.
Può ospitare ben 12.000 persone e la feria taurina di El Puerto de Santa Maria è fra le più importanti e storiche dell’Andalusia.
Da Calle Luna fino a Plaza Las Galeras Reales
Questa è un concentrato di ristoranti, tapas e locali. Affollatissima durante le ore del paseo nel tardo pomeriggio.
Oltre a numerose piste ciclabili che vi permetteranno di godervi le giornate sulla spiagge della costa, questa città è molto ben collegata con quelle limitrofe. Senza spostare il camper, potrete recarvi in treno a Jerez de la Frontera, in bus a Sanlucar de Barrameda e, comodamente in battello a Cadice.
El Puerto de Santa Maria, dove sostare:
-Il Camping Playa Las Dunas S Antón, si affaccia sulla Playa de la Puntilla. Con la carta ACSI si spendono 23 euro al giorno. Coordinate 36°35’14.6″N 6°14’27.3″W
Area sosta camper in Av. de Europa, Coordinate 36°35’56.3″N 6°13’14.7″W In realtà è un P a pagamento (8 euro/24h) senza servizi ma è ben posizionato vicino alla passerella pedonale sul fiume.
Molti camper in libera nel parcheggio sul lato est della Playa de la Puntilla
Coordinate 36°35’06.0″N 6°14’11.0″W.
Non saprei dire se sia permesso sostare in libera anche nei mesi estivi.
Sanlucar de Barrameda
Situata alla foce del fiume Guadalquivir, questa città si trova in bella posizione sulla costa di Cadice e nei pressi del grande Parco de la Doñana.
Sono queste le motivazioni, oltre ad un bel centro storico e alle sue bodegas, che spingono tanti camperisti a visitare questa località. Qui troverete bellissime spiagge, numerose proposte per fare escursioni sul fiume e all’interno del suggestivo e visitatissimo Parco de la Doñana.
Il centro di Sanlúcar de Barrameda, poi, è un labirinto, dove ammirare palazzi storici e case dalle belle facciate. L’origine della città risale al tempo dei musulmani e, con le sue stradine strette, conserva ancora la sua fisionomia.ù
Anche la storia è passata da Sanlúcar: da qui, nel 1519 partì Magellano per fare il suo giro del mondo.
Da non perdere
Castillo de Santiago.
Ingresso 8 euro. Eretto nel XV secolo per scopi difensivi, in particolar modo per proteggersi dagli attacchi dei pirati che risalivano il Guadalquivir.
Bella la vista dalle mura e dall’alto della torre.
Palacio de Orleans-Borbón
(Ayuntamiento). Visitabile solitamente dalle 11 alle 13
Il palazzo de Orleans-Borbon, in stile neo-Mudéjar, residenza aristocratica dell’ottocento, è oggi proprietà del comune di Sanlúcar che ne ha stabilito la propria sede.
La terrazza che sovrasta l’ingresso principale è mozzafiato per la quantità di decori in stile neomudéjar; la sua costruzione ricorda i bellissimi palazzi arabi andalusi.
Visite guidate mercoledì e giovedì ore 12 e domenica ore 11.30 e 12.
Biglietto 10€ a persona.
Complesso storico in pieno centro, nella zona in cui si trovava l’Alcazar ispano musulmano.
Una parte è visitabile come palazzo Guzman.
Nell’ala ovest del complesso si colloca l’Opederia, un hotel di lusso, con sole nove camere.
La visita guidata è l’unico modo per vedere gli interni.
Altre cose da vedere:
Las Covachas (arcata in stile gotico con splendide decorazioni), Iglesia Nuestra Senora de la O (notevole esempio di stile gotico mudéjar), Iglesia de Santo Domingo, Piazza del Cabildo (La piazza più importante del paese) e il Mercado de Abastos (mercato coperto, fondato nel 1744).
Bodegas: siamo nel triangolo dello Sherry e, Sanlúcar de Barrameda, al pari del Puerto de Santa Maria e di Jerez de la Frontera, è pieno di Bodegas.
Dove sostare:
Area sosta Camper Park Sanlúcar
12 euro + 4 per l’allacciamento elettrico.
Coordinate N 36°45’43.2072” W 6°23’15.7848
Ottima area di sosta vicino alle città e il mare.
Area sosta Sanlúcar de Barrameda
s/n Camino de la Reyerta.
12 euro + 3 per l’allacciamento elettrico.
Coordinate N 36°45’42.8004” W 6°23’44.4336”
Vicino alla spiaggia. Si può andare in centro con il bus.
Area sosta camper La Siesta de la Gaviota
20-30 euro + 3 euro per l’allacciamento elettrico.
Coordinate N 36°45’2.142” W 6°24’35.478”
Più lontana dal centro e vicino alla spiaggia.
Possibilità di acquistare prodotti locali alla reception.
Altri parcheggi in libera lungo la strada sul mare, ma attenzione a non addentrarvi nelle strette vie del centro!
Jerez de la Frontera.
Jerez de la Frontera è una città che ha molti pregi; oltre a far parte del triangolo dello Sherry, è la culla del flamenco, è famosa per i cavalli e conserva un centro storico che è stato dichiarato complesso storico-artistico.
Il Flamenco Festival di Jerez si tiene a cavallo tra febbraio e marzo ed è uno dei più importanti al mondo. La Fiera del Cavallo, che risale al 1284 ed è stata dichiarata d’Interesse Turistico Internazionale.
Jerez è famosa anche per il suo circuito di Formula 1.
Cosa vedere a Jarez de la Frontera
Il monumento più importante di Jerez è la bellissima fortezza Alcazar, una delle meglio conservate del suo genere insieme all’Alcazar di Siviglia e l’Alhambra di Granada. È l’edificio più antico di Jerez de la Frontera.
Ingresso 5 euro (7 euro se si include l’ingresso alla Camara Oscura).
Nella Plaza de La Encarnación, con il bel patio moresco e le tante piante di aranci, si trova la chiesa di San Miguel, da molti considerata la chiesa più bella di Jerez.
E POI…
-Nelle vicinanze c’è anche la più importante Catedral de San Salvador, che racchiude in sé tantissimi stili, dal gotico al neoclassico e il barocco. L’ingresso costa 7 euro.
– In Plaza de la Asuncion si trovano il rinascimentale Antiguo Cabildo (vecchio Municipio) costruito nel 1575 durante il regno di Felipe II, e la bella Iglesia de San Dionisio, in stile mudejar.
– Nel Recreo de las Cadenas, sede della Scuola Reale Andalusa di Arte Equestre, è possibile assistere alla dimostrazione di doma.
-L’immancabile Plaza de Toros de Jerez è stata costruita nel 1839 ed è una delle arene più antiche dell’Andalusia. Ha una capacità di 9.500 spettatori.
E ANCORA…
-La parte più antica è circondata dalle antiche mura; è qui, nel gitano quartiere de Santiago che si trova il Centro Andaluz de Flamenco.
– L’area compresa tra Plaza de la Asuncion, Plaza del Arenal, Plaza Estévez, è anche centro della movida di Jerez.
– Molto animato e fornito il Mercado Central de Abastos, costruito nel 1885 (il Mercato coperto con 115 bancarelle), con grande scelta di pesce freschissimo.
Se a Jerez volete provare un tipico Tabanco (vecchi locali dove vendono vino sfuso e preparano gustose tapas), vi consiglio Las Banderillas, un locale molto pittoresco e sempre affollato. Ottima scelta di gustose tapas e tutti i vini del triangolo dello Sherry. Provate il formaggio di capra fritto, i funghi fritti, le polpette di Rabo de toro (coda di toro), il tonno allo Sherry e il Revuelto de la Casa (una sostanziosa frittata con uova, funghi, gamberetti e altro).
Bodegas:
Difficile elencare qual è la cantina migliore, perché sono davvero tante:
William & Humbert, González Byass, El Maestro Sierra, Sandeman, Emilio Lustau.
Sicuramente la più famosa è la Bodegas Tio Pepe, che fa parte del Patrimonio Storico Andaluso. Le visite guidate vengono proposte con diverse formule: la base costa 19,90 euro e comprende la visita guidata alla cantina e la degustazione di 2 tipi di vino di Jerez.
Dove sostare:
Area sosta camper. 33 Avenida Tio Pepe.
Coordinate N 36°42’46.8036” W 6°6’34.92”
Costo 15 euro con allacciamento elettrico.
Noi abbiamo sostato in quest’area e abbiamo raggiunto il centro in bici tramite la ciclabile.
Comunque, la fermata bus è proprio di fronte. Siamo stati accolti da gestore con un bicchierino di ottimo Sherry.
Area di sosta camper (automatica nel centro commerciale)
s/n Ronda Aurora Boreal.
Coordinate N 36°41’30.372” W 6°9’34.5636”.
Costo 15 euro con allacciamento elettrico. Bus per il centro a 50 metri.
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